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Giornata caratterizzata da un’incessante pioggia che però non ha influenzato lo stato della pista, il fondo ha assorbito bene. Lucio Becchetti ha simpaticamente fatto notare la presenza di un fantomatico cecchino in tribuna, intento a colpire i suoi allievi nelle prime due corse: il bravo driver romano non è stato assistito dalla fortuna nella prova d’apertura dove stava guidando Sax As ad una molto probabile vittoria, quando, improvvisamente, il figlio di

Andover Hall si è “piantato“, cercando l’interno della pista e finendo con lo sbagliare. Si è trattato di una evidente difesa caratteriale per un soggetto acerbo ma dotato di buone potenzialità, la vittoria è andata ad un altro cavallo ancora verde, Smergo Jet, che Vincenzo D’Alessandro Jr ha volutamente impiegato all’estrema attesa, per portarlo ad emergere nettamente nelle battute conclusive a media di 1.16.8. Nella prova successiva, ben frequentata e riservata ai gentleman, ancora un’allieva di Becchetti, Scheggia Allmar, ha galoppato a successo quasi acquisito: la portacolori della New Deal ha comandato a piacimento per un chilometro, percorso in 1.18.0, in seguito ha respinto la progressione di Salvia ma, a metà retta, nel momento in cui è stata stappata dal suo interprete, ha preso l’ ambio e si è abbandonata di galoppo, lasciando la vittoria alla potente allieva di Tiberio Cecere che il bravo Filippo Rocca ha impostato all’ attesa, in tattica diversa da quella, estremamente  dispendiosa, attuata nella precedente uscita di Bologna. Squalificato il favorito Silven Grif che ha galoppato in partenza, nel tentativo, secondo noi erroneo, di sottrarre la posizione alla vincitrice. La figlia di Adrian Chip ha chiuso a media di 1.16.4, seicento finali in 44.2. Becchetti si è rifatto in chiusura di giornata, nella TQQ sostitutiva, in sulky ad Oneranda Bag che è venuta a regolare la generosa Ocappa, capace di sottomettere con percorso da “ panzer “ la favorita Penelope d’ Ete, quest’ ultima deludente, malgrado la spesa per passare al comando dopo seicento metri sia stata notevole, 43.5. Sul calo della allieva di Minopoli sono emersi per le rimanenti piazze Penelope Sfa, Olvera e Principessa Lp che hanno completato il marcatore.
Il clou era abbinato ad una prova per anziani di categoria B-C:  con in sulky il bravo Vincenzo Luongo, ha vinto alla grande l’eccellente Negrotto, uno dei soggetti più in forma della piazza, realizzazione personale del team Finetti che l’ha portato a conseguire il quinto successo in otto uscite, dal rientro di agosto. Il portacolori del signor Aniello D’ Aniello ha sfruttato al meglio il ritmo notevole imposto da Olimpo Wf, chilometro in 1.13.5, per piazzare la stoccata definitiva proprio ai danni del pur meritevole battistrada. Media conclusiva di 1.13.2, chiusura in 43.6.
Interessante il doppio chilometro riservato a buoni quattro anni che ha visto il ritorno al successo del potente Ribot Ek, un prospetto da prima categoria, ancora irrealizzato: l’allievo di Glauco Cicognani, è partito con estrema cautela, è sfilato a condurre dopo circa un chilometro (ufficiale in 1.16.7, personalizzato in 1.15.5) ed ha concluso con il suo interprete immobile in sulky, a media di 1.14.6, 2.28 misurati da start a start. Sfortunato Raul Breed che ha sbagliato sulla prima piegata mentre si apprestava a passare al comando e poi autore di ottimo inseguimento che l’ ha ricompensato con un secondo posto di spessore, poca fortuna anche per Rico che ha preso l’ambio in retta d’ arrivo nel tentativo di insidiare il vincitore. Il neo allievo di Vincenzo Tufano è parso molto migliorato anche se non ancora al top. Deludenti Ranja dei Fiori e Rebus degli Dei, la femmina in difficoltà a traguardo lontano ed il secondo che non è mai entrato nel vivo della contesa.
Enorme delusione quella procurata da Millionaire Dany ai tanti scommettitori che hanno cercato di “speculare“: presentato in condizioni precarie dal team Tufano, il figlio di Varenne ha ceduto sulla curva finale, malgrado un percorso, tutto sommato, favorevole. Eccellente invece la prestazione di Orlan Dechiari, rigenerato dal training del “marines“ Improda, capace di concludere facile a media di 1.16.5 sul doppio chilometro.
Le rimanenti due prove, riservate ai quattro anni, sono state conseguite da Rosemary e Renoir Gar: la femmina della scuderia Angelico ha girato al largo e nei metri finali si è difesa al meglio dall’ attacco esterno di Runaway Grif, media di 1.15.6. Il Varenne della My Horse, da netto favorito, ha completato vittorioso il percorso di testa, malgrado una retta d’ arrivo poco brillante, 1.16.1 il riferimento cronometrico.
EMILIO MIGLIACCIO


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Emilio Migliaccio classe '71, ex driver, dal 2012 è il corrispondente da Napoli per Trotto & Turf. Collabora come opinionista con Ippodromi Partenopei ed Ippodromi Meridionali.