Da Trieste a Palermo fino ad arrivare a Napoli. La carriera di Smeralda Jet prosegue a suon di ottime prestazione ed ormai il ruolo di leader della generazione femminile 2011 appare per il momento più che ben riposto nella figlia di Gigant Neo. Negli ultimi otto mesi ha vinto cinque Grandi Premi tra cui le Oaks e in carriera solamente una volta su 21 corse è uscita dal marcatore, una continuità di rendimento non comune.
Merito sicuramente del team di Raffaele e Antonio Chiaro che ne curano la preparazione, merito di Antonio Di Nardo che con la cavalla si intende davvero al meglio, ma merito soprattuto di questa Smeralda che ha anche dimostrato di essere molto duttile visto che riesce a vincere sia da dietro che correndo al comando “sotto botta” come è infatti accaduto sabato.
Scattata in testa al via, infatti, la portacolori della Scuderia Selvaggio ha dovuto rintuzzare il severo attacco portatole da Specialess in sediolo al quale Andrea Vitagliano, una volta rimasto all’esterno ha tentato il tutto per tutto facendo registrare un 27.4 per i primi 400 metri; 41.7 per i 600, 56.8 gli 800 e 1.11.3 il chilometro prima di esaurirsi fatalmente.
Sulla logica avanzata dalle retrovie di Sugar Rey e Swan Wise As Antonio di Nardo manteneva ancora un buon ritmo con un 29.2 totale per il terzo quarto.
Invece sulla curva con gli avversari disposti a ventaglio alle sue spalle cercava di far rifiatare un po’ la figlia di Gigant Neo per poi ripartire all’ingresso in dirittura d’arrivo e chiudere in scioltezza davanti a un comunque positivo Spinello Jet e a Steven Del Ronco che veniva con un finale degno di nota a conquistare la terza moneta. 1.12.4 il ragguaglio cronometrico finale.
Una prestazione importante, quindi, che premia ancora una volta il lavoro di un team affiatato e che bada al sodo senza troppi voli pindarici. Se la supremazia tra le femmine appare abbastanza consolidata, è giunto forse il momento di un tentativo nelle corse open di primo livello, lo meriterebbe.
Che sia il Triossi di fine giugno l’occasione adatta?
