Nel convegno imperniato sulla disputa delle Royal Mares erano programmate diverse prove di buon livello a cominciare dal sottoclou che vedeva al via soggetti di quattro anni ed oltre sulla distanza del miglio: a sorpresa è arrivato il successo di Pick And Go, il coraggioso portacolori di Nunzio Squeglia che Antonio Di Nardo ha improvvisato nel miglior modo possibile, sfruttando l’andamento tattico per giungere presto al sulky del battistrada Santiago de Leon ed accettarne l’andatura ( 1.15.6 il km ). Quando è arrivato il momento di cambiare marcia, il figlio di Lets Go ha risposto senza difficoltà ai parziali dell’avversario e nei metri finali lo ha sopravanzato chiaramente a media normale di 1.13.7, con chiusa in 42.3. Steven del Ronco, dalla seconda posizione, è rimasto chiuso senza possibilità di sprintare, e così è stato il vecchio ma sempre pimpante Marlon Om a raccogliere la terza moneta ai danni di Rombo di Cannone. In premiazione Tony Young ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: << Sapevo di avere il cavallo in condizione, quando ho capito che sarebbe venuto uno svolgimento tattico ho preferito andare di fuori senza attaccare invece che restare nelle retrovie. Poi man mano che passavano i metri mi sono reso conto che potevo vincere e alla fine è andata bene >>. Un po’ deluso invece Davide Di Stefano: << Mi sa che la prossima volta lo metto a girare di fuori, quando è al largo sembra un leone invece davanti si abbandona, ha perso una corsa che era venuta nel migliore dei modi >>. Prometteva spettacolo la prova per quattro anni ed in effetti non è mancato: ci ha pensato Ulterior Vil ad andare davanti e fare selezione ma al figlio di Eldgrado Bi non è bastato, dopo un chilometro in 1.14.0, chiudere in 42.5 per vincere, in quanto ha dovuto arrendersi allo spunto secco di Une Etoile Gar, la femmina della scuderia Erca che ha manifestato progressi notevoli nell’ultimo periodo. La figlia di Varenne e Lorin si è espressa al limite personale di 1.12.8, bene anche Uragano Star che ha attuato la solita progressione esterna, terminando vicino ai primi due.
Cominciano a fare sul serio Palomar Lb e Reby di Celo, i due allievi di Pietro Gubellini che da qualche mese sono stati affidati al training “ marino “ di Finetti – Panico: il primo è stato impiegato inaspettatamente in schema d’attesa, nonostante avesse un numero favorevole, e la scelta del suo interprete si è rivelata vincente in quanto è stato capace di chiusa notevole, necessaria per sottomettere l’avversario Tordo Jet, a media considerevole di 1.15.4 sui duemilaseicento metri. Più semplice il compito del figlio di Self Possessed che però ha fatto un “ ciocco “ dal punto di vista cronometrico, chiudendo isolato a media di 1.12.4. Due erano le prove programmate per i due anni: nella prima ha vinto molto bene l’ospite Vento Spritz, incredibilmente snobbato al gioco, che ha completato il miglio a media considerevole di 1.14.1, tenendo a rispetto una combattiva Victoria Luis. Nella seconda si è tolto la qualifica di maiden Vicky il Vichingo che ha spaziato a piacimento al nuovo limite di 1.16.9.In gentlemen è arrivato l’ennesimo successo di Elena Villani, in sulky al rientrante Urbi Et Orbi Jet ( 1.14.9 ), mentre nella corsa abbinata al TQQ si è imposto St John Verynice ( 1.15.0 sui duemila ) con Peppe Luongo, nei confronti di Sogno dei Ronchi e il favorito Sir Fks che ha rimediato ad un grave errore iniziale. Il marcatore è stato completato da Speecial One Lf e Silver Roc.